Da zero eolico a 100% rinnovabili, il grande divario tra i candidati.

 

Presidenziali in Francia. Eric Zemmour: "L'eolico è una catastrofe". Marine Le Pen: "Le pale verranno progressivamente smantellate a spese degli industriali".

 

L'articolo del giorno. Rassegna stampa per i resistenti sui crinali a cura di Alberto Cuppini.

 

Ci viene segnalato da Le Monde di lunedì scorso l'articolo di Perrine Mouterde "Da zero eolico a 100% rinnovabili, il grande divario tra i candidati" sulla campagna elettorale per le presidenziali in Francia, che rappresenta un'ulteriore testimonianza che "In tutta Europa (ma non in Italia) crescono partiti e movimenti contrari all'eolico".

Traduciamo i passaggi più importanti:

"Se c'è un tema che non è stato trascurato, è quello delle pale eoliche. I due candidati di estrema destra ne hanno fatto un cavallo di battaglia: Eric Zemmour e Marine Le Pen promettono di fermare tutti i progetti, terrestri e in mare. "Lasciamo perdere l'eolico, fermiamo tutte le pale, perchè è una catastrofe, perchè imbruttisce il paesaggio francese, perchè è un'energia intermittente", ha spiegato il presidente di Reconquête! su Twitch il primo febbraio. "Tutti i progetti eolici in corso e le sovvenzioni verranno fermati, ha affermato anche la candidata del Rassemblement national in conferenza stampa il 14 febbraio. Le macchine verranno progressivamente smantellate a spese degli industriali."

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"all'estremità opposta dello spettro, parecchi candidati di sinistra fanno la scelta del 100% rinnovabili."

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"Proprio alla fine del mandato, il presidente (Macron) ha finalmente chiarito la sua strategia energetica, annunciando di voler costruire allo stesso tempo dei nuovi reattori nucleari e sviluppare fortemente l'eolico in mare e il solare."

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"A differenza degli altri candidati di sinistra, il candidato comunista Fabien Roussel difende, anche lui, un sistema basato allo stesso tempo sul rilancio del nucleare e su certe filiere di rinnovabili. Una posizione condivisa dalla candidata de Les Républicains, per la quale le "vere" filiere rinnovabili devono essere di "complemento" al nucleare. Valérie Pécresse mantiene tuttavia una posizione ambigua sull'eolico."