Nicola Porro ruba il lavoro all'edicola RRC

Pale eoliche che uccidono le balene, la bufala degli orsi polari in via di estinzione, il Sole che gabella da scelta ecologica il dissesto economico delle famiglie... Piaccia o no, la "Piccola Greta" ha vinto. Ma gli italiani non ne possono più.

 

Ieri Nicola Porro, nella sua rassegna stampa quotidiana in streaming, ha segnalato, in un colpo solo,

1) la notizia dei danni arrecati alle balene dalle pale eoliche offshore,

2) la "clamorosa bufala degli orsi polari in via di estinzione" e

3) l'articolo, annunciato con un titolone in prima pagina del Sole, "Strategie green / La vita sostenibile piace agli italiani" che avevamo visto ma, lo confessiamo, non avevamo letto perchè ci era mancato il cuore (Porro invece l'ha letto e l'ha - facilmente - sputtanato).

Faccio notare anche a voi resistenti sui crinali queste cose non tanto per la loro importanza in sè, quanto perchè Porro è il vice-direttore de Il Giornale e soprattutto (visto che anche Il Giornale, dopo essersi inchinato alla correttezza politica per compiacere il suo editore, ormai non lo compra più nessuno ed è stato cannibalizzato da La Verità) è un seguitissimo conduttore televisivo. E' quindi testimone (e artefice) del clima di sempre maggiore intolleranza verso l'ambientalismo in Italia. Intolleranza ben meritata, peraltro, visti i crescenti livelli di cialtroneria dell'ambientalismo mainstream, che presto verrà fatta pagar caro a tutti gli ambientalisti, buoni e cattivi, belli e brutti, dagli italiani impoveriti dalla greenflazione. Compresi quegli ambientalisti (pochi) che hanno osato esprimere dubbi sulle virtù taumaturgiche di pale eoliche e pannelli fotovoltaici.

Un breve inciso a proposito di danni arrecati dall'eolico alla fauna marina e di ambientalismo mainstream. Ma Legambiente, dopo tanti anni di "protocolli" con l'Anev, non è proprio in grado di trovare qualcuno capace di proporre qualche argomento un po' più raffinato di quelli che abbiamo letto su Qualenergia?

"Del resto l’energia eolica sarà fra le maggiori risorse a nostra disposizione per evitare la più grande delle minacce alla Natura, che non sono le collisioni di uccelli, foche o pipistrelli contro le turbine, ma lo sconvolgimento globale portato dal cambiamento climatico."

Ma che modo di ragionare è? Così, anzichè con Legambiente, sembra di avere a che fare col marchese del Grillo.

Non a caso, a testimonianza del clima esasperato creato dagli zeloti del green, oggi sui quotidiani i segnali di intolleranza si moltiplicano. Segnalo (a titolo di esempio tra i tanti) l'articolo di Tino Oldani dall'esplicativo titolo "La direttiva Ue sulle case green è cosa fatta. Una follia, che ha la sponda della Bce. Piaccia o no, Greta ha vinto", disponibile sul sito web di Italia Oggi ed annunciato già sulla prima pagina del quotidiano in edicola.

Lo stesso dicasi per Paolo Del Debbio (a proposito di seguitissimi conduttori televisivi), che ha fatto a brandelli quella stessa ricerca pubblicata ieri dal Sole con un articolo sulla Verità, anch'esso annunciato in prima pagina, dal titolo che è tutto un programma: "Il Sole gabella da scelta ecologica il dissesto economico delle famiglie".

Concludiamo questa nostra rassegna stampa proprio con l'ultimo capoverso di questo articolo di Del Debbio:

"E' del tutto evidente che coloro che compongono l'associazione Confindustria, proprietaria de Il Sole 24 Ore, che con entusiasmo ci ha informato sui dati di questa ricerca, anche nel caso in cui abbiano un'alta sensibilità ecologica, hanno una altrettanto forte sensibilità tascologica, cioè che riguarda le loro tasche. E siamo dell'avviso che lo stesso valga per i consumatori, almeno quella quasi metà degli italiani che ha qualche difficoltà a far tornare i conti. Si chiama mondo reale."

 

Alberto Cuppini