Riproposto progetto eolico anche sul Monte Croce di Ferro nel comune di Borgo Val di Taro (PR)

Non c'è limite al peggio dopo le semplificazioni delle tutele amministrative, metodicamente smantellate per favorire sfacciatamente l'eolico a detrimento della preservazione dell'ambiente e del paesaggio. Riproposti i progetti in tutti i siti a suo tempo bocciati. I comitati delle Rete della Resistenza sui Crinali si ricompattano per mobilitare di nuovo le popolazioni dell'Alto Appennino, presso le quali si rafforza un senso di ingiustizia, ed operare coordinati contro le prevaricazioni dei lobbysti e dei loro sponsor politici a Roma, che alimentano un'opposizione sempre più forte ed attiva agli impianti eolici.

 

Il crinale tra il Molinatico e il Croce di Ferro. Sullo sfondo Borgotaro.

 

A far da contraltare al demenziale progetto eolico Cisa Cirone, nel comune di Pontremoli in provincia di Massa-Carrara, c'è la riproposta di un vecchio impianto eolico, a suo tempo bocciato, che coinvolge il crinale che fa da testata alla Lunigiana, nel territorio del  comune di Borgo val di Taro, in provincia di Parma. E' in fase di valutazione di VIA il progetto "PARCO EOLICO MONTE CROCE DI FERRO", che prevede l'installazione di sette pale dell'altezza complessiva di 200 metri in una zona ricca di peculiarità paesaggistiche, faunistiche e botaniche.

Il crinale interessato chiude a nord ovest la valle del Magra e il parco eolico rappresenterebbe uno sfregio paesaggistico immane per la terra dei castelli, come  viene anche chiamata la Lunigiana. Come se non bastasse la zona interessata dal cantiere è ricca di reperti del neolitico, frequentata da fauna protetta e luogo di crescita di piante tutelate. E' difficile comprendere cosa spinga certe amministrazioni a prendere anche solo minimamente in considerazione simili insulti all'integrità ambientale e culturare di luoghi così preziosi e delicati. Sarà nostra cura informarci presso l'amministrazione comunale se intende sostenere oppure contrastare questa follia.

 

Comitato CISATEL (Comitato interregionale salvaguardia Appennino tosco-emiliano-ligure)