Le associazioni ambientaliste aderenti alla #CoalizioneArticolo9 scrivono al nuovo ministro per l’ambiente Gilberto Pichetto Fratin per reclamare l’attuazione delle norme che il Governo stesso si è dato in un precedente decreto di semplificazione (si vedano l'Astrolabio e le osservazioni fatte a suo tempo dagli Amici della Terra) che prevedono l’emanazione di linee guida per l’individuazione di aree idonee all’installazione di pale eoliche e di impianti fotovoltaici di dimensione industriale. Un’attuazione in ritardo di otto mesi, mentre è già annunciato un nuovo decreto che recepisce pedissequamente le richieste dei lobbysti delle rinnovabili. A seguire il testo integrale della lettera della Coalizione.
On. Prof. Gilberto Pichetto Fratin
Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica
Roma, 10 febbraio 2023
Gentile signor Ministro.
Sono ormai diversi anni che le scriventi Associazioni, molte delle quali riconosciute dal Ministero dell’ambiente (con alcune di esse che hanno fatto parte del Consiglio Nazionale dell’ambiente sin dall’istituzione del Ministero nel 1986), raggruppate da circa due anni nella #CoalizioneArticolo9, si adoperano affinché la diffusione nel nostro Paese degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili abbia luogo arrecando il minor danno possibile all’ambiente, alla biodiversità ed al paesaggio, tutelati dall’art. 9 della Costituzione.
È infatti nostra ferma convinzione che sia necessario evitare che i rimedi messi in campo per fronteggiare, nello scorcio di questo decennio, le sfide climatiche ed energetiche che abbiamo davanti, costino al nostro Paese un prezzo troppo elevato in termini di danneggiamento dell’ambiente, perdita di biodiversità e deturpazione del paesaggio e dei beni culturali, con grave danno anche per le aspettative di sviluppo del turismo e delle attività economiche, già duramente provate dalla pandemia, che su tali peculiarità italiane si basano.