Noi fummo come voi siete, voi sarete come noi siamo. Il memento mori urlato dallo straziato paesaggio dell’Irpinia orientale, nell’altopiano del Formicoso, è rivolto ai viandanti di tutto l'Appennino, su cui incombe la stessa iniqua, assurda, inevitabile condanna all'impalamento eolico. Ciò grazie ai recenti orientamenti governativi, ispirati al peggior ambientalismo catastrofista, che si sono concretizzati nella bozza di decreto "Semplificazioni ambientali" inviata due settimane fa dal ministro della "Transizione ecologica" Cingolani a Palazzo Chigi per una rapidissima approvazione. Noi però ci attendiamo che vengano sollevate da Draghi delle obiezioni ispirate al puro buon senso, prima ancora del richiamo ai principi costituzionali. Sperando di fare cosa gradita e di contribuire ad una corretta valutazione della posta in gioco, mettiamo questi filmati a disposizione del capo dell'Esecutivo, su cui incombe una responsabilità storica - il millenario paesaggio italiano che tutto il mondo ci invidia - ben maggiore di quella dello sfruttamento insensato e predatorio del Recovery fund.
Video realizzato da Fabio Innocenti di Vicchio.
"Basta coi no e le lungaggini", "fate presto", "dobbiamo salvare il Pianeta!". E' questo il senso più profondo (...) dell'incombente decreto ministeriale concepito dal neonato ministero della "Transizione ecologica", affidato a Roberto Cingolani, che in pochi anni, per potere usufruire dei fondi (presi a prestito!) messi a disposizione dall'Ue, ricoprirà i crinali italiani di pale eoliche come già avvenuto sull'Appennino tra Foggia, Avellino e Benevento.
Ciò grazie ai recenti orientamenti governativi, ispirati al peggior ambientalismo catastrofista, che si sono concretizzati nella bozza di decreto "Semplificazioni ambientali" inviata due settimane fa dal ministro della "Transizione ecologica" a Palazzo Chigi per una rapidissima approvazione.